Una minuscola (0,12 ha)
sezione della parcella al Montée Rouge (da questa parcella arriva anche un Beaune Montée Rouge Chardonnay: il Rouge in etichetta non si riferisce al colore del vino ma al colore della "salita", della "Montée", che costeggia il vigneto), acquisita da Jean-Louis
Moissenet nel 2013 - e lavorata interamente a mano da Emmanuelle-Sophie,
sua figlia - è piantata da cinquant'anni a Pinot Noir, e regala
pochissime bottiglie di un Beaune di stampo classico.
Il termine, a
Beaune, prelude a un'espressione tutta sul frutto, con tannino non
timidissimo, bouquet di non esagerata ampiezza (frutta rossa e nera,
pepe, note affumicate e minerali) ma tempra veramente granitica sotto il
duplice aspetto della trama gustativa e della longevità potenziale.
Vinificazione spontanea in acciaio, 18 giorni di macerazione, poi un
anno in pièces di cui un terzo nuove, un terzo di secondo passaggio e il
resto di terzo.
Vino perfetto per gli arrosti di maiale, alcuni tagli
del manzo di particolare "intensità", come la coda, e in generale il
quinto quarto, i brasati e gli stracotti, i formaggi stagionati a pasta
molle.